Parte l’Instore Tour di Irama, ecco dove incontrare l’artista
Da Sanremo agli store di tutta Italia. Parte martedì 23 febbraio l’instore tour di Irama (vero nome Filippo Maria Fanti), giovane cantautore che si è fatto conoscere al grande pubblico sul palco del 66° Festival di Sanremo in gara tra le Nuove Proposte con Cosa resterà. Uscito lo scorso 12 febbraio (produzione Da 10 Production / distribuzione Warner Music Italy), l’album di debutto del talento carrarese si intitola semplicemente Irama e contiene 9 tracce, i cui testi sono scritti da Irama mentre le musiche sono firmate da Giulio Nenna in collaborazione con Andrea Debernardi.
Disco fortemente autobiografico, l’album racconta emozioni ed esperienze condivise con un ritmo cavallo tra rap, pop e hip hop di grande immediatezza.
Questa la tracklist:
- Cosa resterà
- Tornerai da me
- Non ho fatto l’università
- Rolex
- Per un poco di cash
- Colpa tua
- 2 ore
- Semplice
- Cosa resterà (acoustic version).
Per incontrare il pubblico e presentare il suo lavoro, Irama parte per un instore tour secondo il seguente calendario:
- martedì 23 febbraio – Bologna, Mondadori Megastore, Via Massimo D’Azeglio 34, h. 18.00
- mercoledì 24 febbraio – Padova, Mondadori Bookstore, Piazza Insurrezione 3, h. 18.00
- giovedì 25 febbraio – Varese, Mondadori Bookstore, Via Morosini 10, h. 18.00
- venerdì 26 febbraio – Milano, Mondadori Megastore, Via Marghera 28, h. 18.00
- lunedì 29 febbraio – Monza, Feltrinelli, Via Italia 41 , h. 18.00
- mercoledì 2 marzo – Roma, Discoteca Laziale, Via Giovanni Giolitti 263, h. 18.00
- giovedì 3 marzo – Torino, Feltrinelli, Stazione Porta Nuova, h. 18.30
Così Irama racconta il suo lavoro discografico:
Mi piace pensare che il mio disco si divida in tre mondi. Il primo è fatto di ritornelli molto pop, freschi e melodie dolci. Nel secondo le strofe sono caratterizzate dalle metriche serrate del rap, che immagino come un pugno nello stomaco, come qualcosa che racconta la verità in modo crudo e diretto. Il terzo mondo è fatto di quella ricercatezza e di metafore proprie della sfera del cantautorato italiano. [...] Il disco è omonimo, senza un titolo specifico o definito, perché voglio far entrare nel mio mondo chi mi ascolta, voglio raccontare le mie storie lasciando spazio alle interpretazioni, con il desiderio che ognuno faccia proprie le mie parole. Insomma, il mio disco sono io ma siete un po’ anche tutti voi.
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